Attenzione: a parte Portogruaro, si giunge ai mulini attraverso strade di campagna a volte strette, a volte difficili. In un caso anche impossibile da percorrere con un camper: è via Bassa, nel tratto che va da San Nicolò (Portogruaro) al centro di Portovecchio. La ragione: il passaggio sotto l’autostrada, troppo basso e troppo stretto per camper e van. Bisogna scegliere altri percorsi. Forse esistono anche altre strade impossibili. Mai ostinarsi; quando serve, meglio lasciare il camper dove si può farlo in sicurezza e raggiungere l’obiettivo in bicicletta, o a piedi.

fiume Lemene: pala del mulino di Sant'Andrea
mulini di Sant'Andrea nel cuore della città

PORTOGRUARO ruote in movimento da 800 anni

A differenza degli altri tre mulini sul Lemene, ossia Stalis, Boldara e Portovecchio, collocati in aperta campagna o nei pressi di piccole frazioni, quelli di Portograuro si trovano nel centro della città più grande che il fiume incontra. Portogruaro (si dice semplicemente Porto, in veneto, e Puart in friulano) conta quasi 25.000 abitanti. Il Lemene entra nell’abitato a nord, sfiora la cattedrale ed il municipio (ed in questo tratto sono i mulini) ed esce a sud, per dirigersi verso Concordia Sagittaria e la foce.

Le ruote rimaste sono due. Per chi guarda dal ponte, sono precedute da una grande ancora (come dice il nome, Portogruaro era un punto di attracco per il carico e lo scarico delle merci).

 

fiume Lemene, a nord dei mulini di Sant'Andrea

a monte dei mulini

fiume Lemene, a valle dei mulini di Sant'Andrea

a valle dei mulini

fiume Lemene: i mulini visti dal ponte pedonale

dal ponte pedonale

fiume Lemene: i mulini di Sant'Andrea
Portogruaro (Italia) scultura raffigurante  grù, simbolo della città

Il simbolo delle città sono le gru, dipinte sullo stemma e posate (l'opera è del 1928) sopra la vera da pozzo di una fontana accanto al Municipio, a due passi dal fiume.
Il centro è piccolo, bello. Vecchi portici, strette stradine, negozi e locali a volte minimi ma molto curati.

Portogruaro (Italia): portici in centro

Mentre gironzolavo nella parte più antica del centro, dall’impianto audio di una osteria è uscito un canto. Un brano che non sentivo da tanti, tanti anni. Un confronto di voci che mi emoziona sempre. Ripete, con qualche piccola variante, una storia che, tanti anni fa, mi hanno raccontato. L'ho assorbito, quasi trattenendo il respiro, per quattro minuti, fin quando le note sono svanite. Chissà cosa avrà pensato chi passava, nel vedermi in piedi al centro della stradina (zona pedonale), macchina fotografica in mano, immobile.

Se volete ascoltarlo, il brano, è (anche) qui:

 

Cookie Policy
Privacy Policy
Balanzin | Viaggi tra le righe

testi ed immagini © Balanzin / Viaggi tra le righe

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.